Agosto 2012

Evaluation of surface preparation and maintenance of canal curvature following instrumentation with hand ‘K’ file and three different Ni-Ti rotary systems: A radiographic and SEM study Il sistema canalare ricorda il decorso di un fiume per molti aspetti e, quindi, altamente variabile e non predicibile. La morfologia canalare è spesso complessa e non immaginabile, limitando notevolmente la capacità dell’operatore e rappresentando una sfida per la moderna medicina, i materiali e gli strumenti. Come descritto da Schilder, “il sistema canalare deve essere deterso e sagomato, in modo tale da rimuovere i residui organici e permettere il raggiungimento di un’otturazione ermetica nei tre piani dello spazio all’intero spazio endodontico.” Il fine di una corretta detersione e della sagomatura è quello di ottenere un andamento affusolato continuamente dalla porzione coronale a quella apicale. Molte tecniche e strumenti hanno provato a raggiungere tale obiettivo ma in seguito alla strumentazione con lime in acciaio, si registravano sempre errori (zip, perforazioni, gradini, ecc) in canali curvi. Gli strumenti in NiTi furono sviluppati da Buchler nella speranza di mantenere la curvatura del canale e diminuire le imprecisioni, grazie alle proprietà di piegatura e di torsione confermate poi da studi di Walia e Civijan. Lo scopo di questo studio è quello di valutare e mettere a confronto l’efficacia degli strumenti K-files, Lightspeed, ProTaper e Mtwo nel mantenimento dell’andamento preoperatorio di canali curvi e delle loro capacità di detersione. Discussione La tecnica “Crown Down” della preparazione endodontica prevede la preparazione iniziale del tratto coronale del canale per agevolare un successivo approccio alla porzione apicale. Ciò permette un’efficienza meccanica maggiore degli strumenti e la diminuzione del numero di insuccessi. La conta batterica totale in questo modo si riduce progressivamente nel canale, grazie ad una detersione preliminare della porzione coronale; ciò garantisce di raggiungere la porzione apicale riducendo l’estrusione di microrganismi nei tessuti periapicali (e quindi il dolore postoperatorio). Roland et al. dimostrarono come un preflaring riduca il rischio di stress flessorii e torsionali lungo le pareti canalari, che possono contribuire alla separazione degli strumenti. Il mantenimento della curvatura canalare o la capacità di centratura dello strumento dipende dalla presenza di piani radiali e dall’aggressività della punta dello strumento. Un piano radiale garantisce un certo volume allo strumento e lo mantiene centrato, mentre una punta non tagliente segue in maniera adeguata la curvatura canalare. Gli strumenti LightSpeed presentano entrambe queste caratteristiche, mentre gli strumenti ProTaper e quelli Mtwo mancano di piani radiali; gli Mtwo hanno angoli di taglio positivi, gli strumenti ProTaper presentano una punta guida modificata che garantisce agli strumenti un’azione aggressiva di taglio ma che ne diminuisce l’abilità di centratura. L’ammontare di residui ricopre un ruolo importante nel successo endodontico, poiché essi contengono microrganismi. Il binomio Ipoclorito-EDTA è stato comprovato non rimuovere completamente i detriti. Riguardo all’efficacia di detersione, i risultati hanno dimostrato che la differenza media di detriti rimossi dopo l’uso degli strumenti suddetti, aveva una forza statisticamente significativa (Pvalue<0,01). In tal senso, non vi è differenza statisticamente significativa tra l’azione degli strumenti Mtwo e ProTaper. L’efficacia di detersione degli strumenti ProTaper e degli Mtwo è stata, dunque, comparabile, seguita da quella dei LightSpeed e, infine, dai K-files. I risultati ottenuti hanno documentato come in seguito alla strumentazione con tutti e quattro gli strumenti in esame, i detriti a livello apicale siano maggiori rispetto a quelli medi e coronali (in linea con la letteratura internazionale). Nell’analisi sul mantenimento della curvatura da parte dei K-files manuali, è stato osservato che la curvatura media preoperatoria era 30,29°; tale dato è stato poi confrontato con quello post-operatoria di 22,58° (Δ=7,71°). Per gli altri strumenti meccanici, invece: LightSpeed Δ=4,57°, ProTaper Δ=6,03° ed Mtwo Δ=5,43°. Tutte le differenze erano altamente statisticamente significative. La massima percentuale di cambiamento della curva è stato notato essere a livello dei K-files manuali, seguiti dagli strumenti ProTaper, poi Mtwo e infine LightSpeed. Conclusioni

  1. Si è rilevato un cambiamento medio di curvatura (7,71°) altamente significativo tra una valutazione preoperatoria e post-operatoria per i K-files. Allo stesso modo, la variazione media di curvatura con LightSpeed (4,57 °), ProTaper (6,03 °), e Mtwo (5,43 °) è stata rivelata come altamente significativo (P <0,01).
  2. Per quanto riguarda la variazione percentuale media di curvatura, è stato osservata questa distribuzione: K-file (27,06%) seguita da ProTaper (21,78%), Mtwo (16,29%), e LightSpeed (13,71%).
  3. La percentuale media di detriti residui con tutti i quattro metodi di preparazione ha portato a risultati sostanzialmente differenti in aree diverse, cioè la zona coronale è associata in misura minore a detriti rispetto a quella centrale e, allo stesso modo, il grado di detriti nella zona centrale è minore di quello della zona apicale.
  4. La percentuale media di detriti rimasti con metodi diversi, è statisticamente significativa al livello di probabilità del 5%. Tuttavia, la differenza in media tra i detriti residui tra ProTaper e Mtwo non era significativa. La percentuale minima media di detriti residui è stata: ProTaper (65,48%), Mtwo (66,22%), LightSpeed (71,67%), e K-files (74,16%). Tuttavia, sono necessari ulteriori studi su un numero maggiore di denti umani estratti, concentrandosi su analisi tridimensionali di canali radicolari con questi quattro strumenti.
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Evaluation of surface preparation and maintenance of canal curvature followinginstrumentation with hand ‘K’ file and three different Ni-Ti rotary systems: Aradiographic and SEM study

Namrata Bhatti, Renu Sroa, and Vimal K. Sikri

Department of Conservative Dentistry and Endodontics, Christian Dental College and Hospital, Ludhiana, India Department of Conservative Dentistry and Endodontics, Punjab Govt. Dental College and Hospital, Amritsar, Punjab, India

Aim:

To determine the shaping ability and cleaning efficiency of hand K-flexofiles, ProTaper, LightSpeed and Mtwo instruments during the preparation of curved root canals in extracted human teeth.

Materials and Methods:

A total of 120 root canals of mandibular and maxillary molars with curvature more than 20° were divided into four groups of 30 each. In group A, canals were prepared using hand K-flexofiles following the crown down technique. In group B LightSpeed, in group C ProTaper, and in group D Mtwo rotary instruments were used to prepare the root canals. Using pre- and post-instrumentation radiographs, straightening of the canal curvature was determined with Corel Draw 9.0 software tools. The amount of debris and smear layer were quantified at three different areas (coronal, middle, and apical thirds) of root canal using SEM. The collected data were analyzed statistically using Student's paired ‘t’ test.

Results:

The mean change in curvature for hand K-files was 7.71°, for ProTaper files 6.03°, for Mtwo 5.43°, and for LightSpeed instruments were found to be 4.57°. The percentage change in the curvature for all the four groups was statistically highly significant (P< 0.01). LightSpeed instruments maintained the original canal curvature significantly (P< 0.01) better than the other instruments. For leftover debris, the minimum percentage was found to be associated with ProTaper (65.48%) followed by Mtwo (66.22%), LightSpeed (71.67%) and the maximum with hand K-files (74.16%). However, the difference in mean leftover debris between ProTaper and Mtwo was not significant.

Conclusion:

ProTaper and Mtwo resulted in good cleaning, and LightSpeed maintained the original canal curvature better than the ProTaper, Mtwo, or Hand K-files.